Molte volte gli adulti nascondono con strano pudore i loro occhi
bambini senza comprendere che con quelli potrebbero vedere molto
più lontano...
I bambini ci chiedono di metterci in gioco, di essere veri, di
essere semplici, si affidano a noi non come blocchi di creta da
plasmare a nostro piacimento ma come tesori da scoprire.
Ecco che diventano davvero preziosi per tutti noi!
Vedere crescere un bambino è come ritrovarsi in un prato pieno
di fiori senza mai riuscire a trovarne uno uguale all'altro, la
bellezza e il valore di quei petali dalle mille forme e colori
risiede proprio nella loro diversità che rende ogni fiore unico
e speciale con un profumo inconfondibile per ogni madre e per
ogni padre.
Non è mai scontato poter accarezzare i propri figli, parlare ed
essere capiti, ma proprio per questo ogni semplice gesto merita
attenzione.
Loro ci guardano, ci osservano e aspettano, a volte per i
genitori è difficile descrivere i propri figli senza commettere
errori: mettiamo in risalto, a volte esasperandoli, quei difetti
che ci pesano perchè si ritorcono su di noi, sminuiamo o
giustifichiamo quelli che somigliano ai nostri, accentuiamo quei
pregi che speriamo di possedere anche noi.
Dei figli ci si lamenta sempre, per questo la fortuna più grande
è sentirsi un pò fuori dal coro nell'affermare che se avessimo
potuto scegliere nell'intero universo dei figli avremo scelto il
nostro.
Bisognerebbe trascorrere il tempo insieme a loro gustandone ogni
cambiamento, divertirsi insieme e trasmettergli la gioia di
poterlo fare.
Ritrovarsi bambini insieme per ridere di niente e stupirsi di
tutto.
Non diciamo e non affermiamo che i bambini sono tutti buoni per
natura ma hanno molto da insegnarci.
Ci perdonano sempre e ci amano incondizionatamente chiedendoci
in cambio solo rispetto e ascolto.
Non servono mille parole con loro ma è il nostro stile di vita a
lasciare un impronta dentro di loro, ed è aria che respirano in
famiglia il vero ossigeno che li fa crescere e li nutre di
valori.
Testimonianza di un Bambino sul concetto di solitudine
(premere il pulsante a forma di triangolo "Play" e attendere)
Il viaggio comincia appena lo guardi negli occhi per la prima
volta, cucciolo
indifeso e già lo immagini uomo capace di scegliere in modo
autonomo e
responsabile lungo il percorso della sua vita, non è facile
accompagnare un
figlio in quel viaggio avventuroso, è come far volare un
aquilone, all'inizio
bisogna correre forte tenendolo ben stretto nella mano in alto
tanto quanto il
nostro braccio ci consente finché il vento inizia a sollevarlo,
solo allora si
può mollare la presa, ma è importante continuare a correre
mantenendo il filo
corto, questo è il momento più difficile e faticoso ed è quello
determinante per
la riuscita del volo, quando aquilone ha preso quota lo si
affida alla forza
del vento perchè lo sostenga, ecco ora non è più necessario
correre con lui,
bisogna solo allungare il filo piano piano controllando sempre
che non perda
quota, l'aquilone andrà sempre più in alto e tu col naso
all'insù lo potrai
ammirare fiero, austero ai raggi del sole.
Un filo invisibile lo sostiene e lungo quel filo corre amore
autentico che non
si spezza, amore che da vita, che mai abbandona.
Sembra facile ma sono tanti gli aquiloni che non riescono ad
alzarsi in volo o
che restano impigliati ai rami di un albero, pensa a quei
bambini che pagano per
gli errori di chi doveva proteggerli, guidarli, amarli e che si
ritrovano invece
soli e impauriti, il mio pensiero non va solo a quelli
abbandonati e
maltrattati, abusati che come fiocchi di neve appena caduta
candidi e soffici
vengono calpestati e sporcati di fango, il mio pensiero va anche
ai bambini
avvolti dalla nebbia dell'indifferenza che li fa sentire
invisibili o a quelli
distrutti dentro da terremoti di sguardi e di silenzi pieni di
parole che in un
istante gli ripetono non sei all'altezza non c'è la fai, mi
deludi sempre,
penso a quelli che sperano di colmare il vuoto amore che hanno
dentro cercando
di ottenere qualcosa, qualunque cosa purché la si possa
possedere, diventano
così agli occhi degli adulti.. bambini capricciosi e impossibili
da contenere,
ecco questo è il bambino, quello che adulto calpesta per prima
dentro di sé.
Ricercatori
Testimonianze
Ernesto
Bozzano, Silvio Ravaldini, Daniel Douglas Home, Cesare Lombroso,
Demofilo Fidani, Marcello Bacci, Eusapia Palladino, Metafonia, fantasmi,
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esiste